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Assicurazione obbligatoria contro i rischi catastrofali: cosa cambia per le imprese?
A partire dal 31 marzo 2025, tutte le imprese con sede legale in Italia o con stabile organizzazione nel territorio nazionale e iscritte al Registro delle Imprese dovranno stipulare un’assicurazione obbligatoria contro i rischi catastrofali.
La nuova normativa, introdotta dalla Legge di Bilancio “2024”, mira a proteggere le attività economiche dalle conseguenze di eventi naturali estremi, sempre più frequenti e intensi anche nel nostro Paese.
Cosa prevede l’obbligo di Legge e cosa copre l’assicurazione?
La polizza assicurativa dovrà coprire i danni diretti causati da:
- Terremoti, intesi come il sommovimento brusco e repentino della crosta terrestre dovuto a cause endogene.
- Frane, intese come iI movimento, lo scivolamento o il distacco rapido di roccia, detrito o terra lungo un versante o un intero rilievo sotto l’azione della gravità.
- Alluvioni/Inondazioni, intese come fenomeno naturale che si verifica quando un’area di terra, solitamente asciutta, viene sommersa dall’acqua, a causa di piogge intense e prolungate, esondazione di fiumi, tracimazione di dighe, ecc.
- Esondazioni, intese come fenomeno per cui un corso d’acqua, come un fiume o un torrente, fuoriesce dal suo alveo naturale, inondando le aree circostanti.
La copertura riguarda sia i beni immobili (come edifici, stabilimenti, terreni) che i beni mobili (macchinari, attrezzature); in particolare la norma impone di assicurare i beni aziendali di cui all’art. 2424, primo comma, sezione Attivo, voce B-II, numeri 1), 2) e 3), del codice civile
Chi è interessato?
L’obbligo riguarda tutte le imprese iscritte al Registro delle Imprese, indipendentemente dalle dimensioni o dal settore di attività.
Perché questa misura?
L’obiettivo principale è garantire la continuità operativa delle imprese in caso di calamità naturali, riducendo l’impatto economico e sociale di tali eventi.
A cosa si va incontro ignorando il Decreto? Quali sono le sanzioni per chi non si assicura?
L’obiettivo principale è garantire la continuità operativa delle imprese in caso di calamità naturali, riducendo l’impatto economico e sociale di tali eventi.
Le imprese che non si assicurano contro i rischi catastrofali, come previsto dalla nuova normativa, si espongono a diverse conseguenze negative, pur non essendo previste sanzioni pecuniarie dirette.
Questi alcuni dei principali rischi e conseguenze:
1. Difficoltà nell’accesso a risorse pubbliche:
- Le imprese inadempienti potrebbero essere svantaggiate nell’assegnazione di contributi, sovvenzioni e agevolazioni finanziarie pubbliche.
- Questo vale anche per i fondi stanziati in occasione di eventi calamitosi, il che significa che, in caso di disastro, l’impresa potrebbe avere difficoltà a ottenere aiuti per la ricostruzione.
2. Limitazioni nell’ottenimento di finanziamenti:
- La mancata copertura assicurativa potrebbe influire negativamente sulla valutazione del rischio da parte degli istituti di credito, rendendo più difficile l’accesso a finanziamenti e prestiti.
- Inoltre, le imprese senza copertura assicurativa non potranno accedere a finanziamenti pubblici, incentivi e garanzie statali.
Cosa fare?
- Contattare il proprio intermediario assicurativo, informarsi sulle opzioni disponibili e richiedere un preventivo.
- Adeguarsi entro la scadenza: il termine iniziale per assicurarsi è il 31 marzo 2025
La finalità della copertura
L’assicurazione obbligatoria contro i rischi catastrofalii rappresenta un importante passo avanti per la protezione del tessuto imprenditoriale italiano. Non farti trovare impreparato: informati e agisci per mettere al sicuro la tua attività.”
